Popup e banner vietati da Google? Non tutti
- 2 Settembre 2016
- Contenuti, Primi nei motori di ricerca, Trucchi e Consigli
Continua la la politica di Google tesa a favorire la navigazione dei siti cosiddetti responsive, ovvero di quei siti che facilitino la navigazione da mobile. Dopo l’annuncio di Maggio 2015 ad agosto 2016 sono state annunciate alcune modifiche ai risultati di ricerca per dispositivi mobili che renderanno la navigazione dei contenuti più facile per gli utenti.
Dopo la recente e discutibile normativa sui cookies che ha imposto la visualizzazione di un messaggio per l’approvazione della privacy, ad oggi la navigazione sulla gran parte dei siti è diventata una sorta di caccia alla ricerca della famigerata X per la chiusura dei messaggi prima di poter accedere al contenuto desiderato.
Penalizzati i popup invadenti
La modifica più importante di questo aggiornamento, in vigore dal 10 gennaio, 2017, è relativa alla penalizzazione nei risultati di ricerca di quelle pagine che mostrano contenuti interstiziali (Interstitial su Wikipedia) che possono risultare intrusivi per gli utenti: ovvero i pop-up e gli annunci a piena pagina che appaiono navigando su alcuni siti.
Questo non vuol dire il bando di tutti i popup ma unicamente per quei banner o messaggi che coprono il contenuto principale quando l’utente accede alla pagina del sito dai risultati di ricerca o mentre navigano e per i quali l’utente deve effettuare un’azione prima di accedere al contenuto principale.
Di seguito alcuni dei pop-up che Google ritiene intrusivi.
Come adeguarsi
Adeguarsi non vuol dire eliminare i popup dal nostro sito ma rispettare alcune regole quali non coprire con il popup l’intera area dei contenuti ed utilizzare un pulsante di chiusura del popup di dimensioni adeguate per essere utilizzato con il dito senza incorrere in errore.
Di seguito alcuni dei pop-up che Google non ritiene intrusivi.
Fonte: https://webmasters.googleblog.com/2016/08/helping-users-easily-access-content-on.html