Vendere on-line. Pagamenti, spedizioni e mercati esteri.
- 25 Febbraio 2014
- e-commerce, Servizi SEO, Trucchi e Consigli, Web Marketing
Continua su questo articolo la disamina degli aspetti di cui tenere conto nell’apertura di un proprio negozio on-line. Dopo aver analizzato nel precedente puntata il mercato, la concorrenza e le principali soluzioni di e-commerce su questa pagina prendiamo ora in esame i pagamenti online, le soluzioni per spedire i nostri prodotti e la convenienza di ampliare il nostro mercato ai paesi esteri.
Pagamenti on-line Nessuno fa niente per niente. Anche le attività di pagamento on-line sono soggette a commissioni. Nella scelta della forma di pagamento on-line che andremo ad offrire ai nostri clienti considerate la valenza che il fattore credibilità. Il potenziale acquirente sarà favorevolmente disposto all’acquisto se utilizzerete un metodo di pagamento conosciuto, sicuro e che gli fornisca la possibilità di aprire una eventuale contestazione in caso di disputa. Questione a parte nella scelta del pagamento è la cosiddetta PCI Compliance ovvero la conformità, non obbligatoria ma raccomandata, con il Payment Card Industry Data Security Standard. Di seguito le principali opzioni tenendo conte come valore di riferimento e metro di paragone per scegliere quale soluzione adottare che attualmente tre acquirenti su quattro su eBay comprano con PayPal. Potete farvi pagare dal vostro cliente tramite Bonifico Bancario. A seconda degli accordi con le rispettive banche Cliente e Venditore si vedranno applicate delle commissioni minime. E’ sicuramente un modo macchinoso di vendere ed è ampiamente sconsigliato se non per alti valori di vendita dove le commissioni di vendita possono incidere notevolmente.
Ricevere pagamenti tramite PayPal
Se scegliete PayPal come forma di pagamento sul vostro sito, per ogni vendita vi verrà addebitata una commissione del 3,4% + 0,35€ sul valore totale della transazione inclusi quindi anche i costi di spedizione. Le commissioni decrescono con l’aumentare del valore globale di transazioni ricevute. La commissione indicata è valida per un valore di vendite fino a 2.500 € mese per scendere fino all’1,8% + €0,35 a transazione oltre i 100.000 euro mese. Non è richiesto nessun canone di ingresso e/o canone mensile se non per l’account PRO dedicato alle grandi organizzazioni di vendita. La tabella aggiornata è disponibile su questo link. Al cliente non viene applicata nessuna commissione. Con PayPal il cliente può pagare anche con carta di credito ma in questo caso si vedrà addebitare un fee minimo.
Soluzioni alternative
Esistono soluzioni alternative a PayPal. La più gettonata in Italia e GestPay di Banca Sella dove sono previste tre soluzioni scalate che differiscono principalmente tra di loro per la gestione di pagamenti in valuta diversa dall’Euro, per la possibilità di personalizzare la lingua della pagina di pagamento, per avere un applicazione mobile per smartphone e tablet ed infine di poter disporre di un call center. Le commissioni sono del 3% % sul valore dell’acquisto ai quali vanno aggiunti addebiti fissi diversi a seconda della versione scelta che vanno dai 0,35 € per ogni transazione della versione Starter per arrivare ad un canone mensile di 100 € minimi oltre ad un costo di attivazione di 150 € per la versione Unlimited. Tutte le soluzioni di GestPay.
Affidarsi ad altri vendor
E’ anche possibile far gestire tutto il processo di Checkout dell’ordine ad Amazon, liberandovi da qualsiasi problema di controllo dei pagamenti. Vista la credibilità di Amazon diminuiranno le remore di un acquisto tramite il nostro sito.
Spedizioni
Una ulteriore voce di costo, anche se di norma a carico del cliente, è la spedizione dei vostri prodotti al cliente finale. Offrire una tariffa di spedizione conveniente può essere un fattore di successo. Nel computo dei costi di spedizione calcolate anche il costo dell’imballaggio, dell’etichettatura e della consegna allo spedizioniere. Esistono anche in questo caso diverse soluzioni a partire dai 7 euro per le vendite nazionale o 20 Euro per quelle internazionali con ritiro a domicilio di Poste Italiane.
Vendere all’estero Visto che siamo on-line perché non vendere anche all’estero proponendo i contenuti del nostro sito in più lingue? Dovremo affrontare tre aspetti: la traduzione dei contenuti del nostro sito descrizioni e prodotti in più lingue, i costi di spedizione maggiorati a seconda del paese di destinazione ed infine quello fiscale con l’emissione di fatture all’estero.
Sito Multilingue
Il primo scoglio da affrontare è la traduzione dei contenuti. Affidarsi ad un traduttore automatico come Google Translator è una pratica comune ma sconsigliata. Si rischia di incorrere in errori marchiani che minano la credibilità del negozio on-line. Provate voi stessi a tradurre un qualsiasi testo inglese in italiano. Il risultato ottenuto vi farà quantomeno sorridere. Ecco un esempio di traduzione: testo in Inglese: Kindle Fire HDX is perfect for work or play, with the fastest processor on a 7″ tablet, the latest graphics engine, world-class Dolby audio, and a highly portable form factor. La traduzione automatica in Italiano sarà la seguente: Kindle Fire HDX è perfetto per lavorare o giocare, con il processore più veloce su un tablet da 7 “, l’ultimo motore grafico, di classe mondiale Dolby audio, e un fattore di forma estremamente portatile. Gli stessi risultati li otterrete traducendo dall’Italiano in altre lingue. Affidatevi pertanto ad un traduttore professionista. Anche la soluzione di e-commerce dovrà essere in grado di supportare più lingue. Alcune sono predisposte ed altre invece non prevedono questa opzione.
Costi di spedizione
Spedire all’estero comporta ovviamente dei costi maggiori che anche se di norma sono addebitati al cliente entreranno a far parte del costo totale dell’acquisto rendendo in alcuni casi il costo di spedizione superiore del costo dell’articolo.
Aspetto fiscale
Nel considerare in quali paesi desideriamo vender i nostri prodotti è utile considerare quali adempimenti fiscali dovremmo mettere in atto. Verso i Paesi UE non esistono obblighi particolari mentre verso altre nazioni gli obblighi sono diversi a seconda della destinazione e del tipo di cliente come ad esempio l’obbligo di comunicazione Intrastat nel caso di committente soggetto Iva con sede in un Paese UE diverso dall’Italia. Occorre verificare con il vostro commercialista caso per caso e capire a quali ulteriori costi si può andare incontro. Una guida comprensiva sulle vendite internazionali la trovate su questa pagina di eBay.
Nella prossima puntata analizziamo l’aspetto delle promozione del nostro sito e mettiamo a confronto le principali soluzioni professionali di e-commerce.
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